CORRADO AUGIAS NON DICE LA VERITA’

Sabato 21 agosto leggo su “Repubblica” un intervento di Corrado Augias che plaude alle energiche parole del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il quale ha affermato che vaccinarsi è un dovere perché è lo strumento più efficace di cui disponiamo per difenderci e per tutelare i più deboli e i più esposti a gravi pericoli. In altre parole, Mattarella rafforza l’atto d’amore identificato con coraggio, qualche giorno fa, da Papa Francesco. E’ altrettanto stucchevole, però, che Corrado Augias, con assoluta nonchalance, dica che “ci sono esponenti di destra, cattolici ferventi, che rivendicando la libertà degli individui, tuonano contro le possibili imposizioni dello Stato in materia sanitaria”. Augias sa benissimo che questa fronda ben nutrita di no-vax si trova disseminata ovunque: a destra come a sinistra, tra i cattolici come tra coloro che appartengono alla sinistra radicale. Dunque, se il Presidente della Repubblica si è fatto portavoce di un bene legato al noi e non all’io, come evidenzia proprio Augias nell’articolo, perché colpire una parte dell’Italia contraria ad un principio e non anche l’altra, con omissioni davvero inaccettabili? Perché non dire che la galassia no-vax è attiva da tempo e che è espressione di una volontà che prescinde dal colore politico? Non si distorce un’immagine sociale, uno spaccato del paese per farne uno strumento propagandistico. Chi è contro il sistema può essere di destra o di sinistra, ma è soprattutto un uomo o una donna guidato dall’egoismo, dall’idea malsana dei complotti, da guru deliranti, da informazioni errate. I no-vax che non credono al senso del noi, sono volti di Forza Nuova, della sinistra ideologica e dei centri sociali. Lo sanno tutti. Non sono i nemici politici, caro Augias. Non sono coloro che lei ha contrastato tutta la vita, seppure con garbato acume e con fiera fiducia. Mi ha deluso profondamente. La realtà non va alterata a proprio piacimento per ragioni deboli, insignificanti rispetto alla gravità di una pandemia. Altrimenti finisce che se non riusciamo a tutelare abbastanza gli altri, si finge di credere che il fenomeno succeda solo a causa di una sfasata, incosciente, invasata destra. Ecco trovato il capro espiatorio. Invece pretendono di avere ragione anche i no-vax dell’altra sponda, i teorici dell’alternativa a sinistra. Li chiami come vuole, ma li condanni, nessuno escluso. Sono per la scienza, sempre, quindi dalla sua parte. Ma non lasci intendere, per piacere, che chi rifiuta di sottoporsi al vaccino conservi una volgare connotazione nazionalista. Secondo gli ultimi dati forniti alla Commissione europea, circa la metà degli italiani (46%) è convinta che i vaccini possano causare gravi effetti collaterali; circa un terzo pensa che indeboliscano il sistema immunitario (32%) e che possano causare la malattia da cui dovrebbero proteggere (34%). Soltanto il 15% pensa che l’influenza possa causare decessi e la stessa percentuale si registra per epatite, morbillo e tetano. Lo pensano, in minoranza, esponenti leghisti, di Fratelli d’Italia, della Sinistra Italiana, dei Verdi, del Movimento 5 Stelle e anche chi diffida profondamente della politica tutta. “La paranoia della cospirazione universale non finirà mai e non puoi stanarla perché non sai mai cosa c’è dietro. È una tentazione psicologica della nostra specie”, sosteneva Umberto Eco.

Alessandro Moscè

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