LA DUE GIORNI LETTERARIA DI FABRIANO

L’associazione La Città del Libro propone una due giorni all’insegna della grande letteratura con l’iniziativa collaterale al Premio “Città di Fabriano” venerdì 15 marzo e sabato 16 marzo presso la Sala Ubaldi. “Stanze all’aperto” è una kermesse dove sarà dato spazio, all’interno della sezione “Piera Picchi. Letteratura e Scuola”, al dialogo con Andrea Di Consoli sul tema “Raccontare la provincia” (venerdì 15 marzo alle 17.30). Di Consoli, scrittore e giornalista, opinionista di Rai1, Rai2 e RaiNews24, è direttore artistico del Magna Graecia Book Festival di Catanzaro e curatore dell’Eneadi Festival di Pomezia. Sabato 16 marzo, alle 17.30, il critico Francesco Napoli (lavora come editor e ufficio stampa in Mondadori) presenterà l’antologia “Poeti italiani nati negli anni ’60” (InternoPoesia, 2024) a cui seguirà la lettura dei testi dei poeti Nicola Bultrini, Stefano Dal Bianco (docente all’Università di Siena presso il dipartimento di Filologia e Critica delle Letterature) e Alessandro Moscè (direttore artistico di “Stanze all’aperto” e in uscita con la nuova raccolta di poesie dal titolo Per sempre vivi presso l’editore Pellegrini). Gli incontri saranno moderati da Marco Ottaviani, presidente dell’associazione La Città del Libro. L’iniziativa sarà promulgata all’interno delle scuole medie superiori fabrianesi e il volume curato da Francesco Napoli sarà donato alle biblioteche pubbliche della provincia di Ancona. Radio Gold è media partner dell’evento. “Con questa due giorni intendiamo ricordare una grande insegnante come Piera Picchi, che ha formato centinaia di giovani fabrianesi e che amava gli studi umanistici dimostrando passione e rigore”, riferisce Marco Ottaviani. “La letteratura è esperienza e testimonianza. La vera vita è nella poesia che si occupa della condizione umana. Per questo, come ogni forma d’arte, è portatrice di un valore aggiunto, seppure immateriale”, afferma Moscè. Ricordiamo che marzo è il mese della poesia e che i 21 marzo è la giornata mondiale della poesia celebrata in ogni paese europeo. “La magia di un’arte che richiede un io trasparente proprio mentre lo racconta. La scrittura come ricerca e non come assecondamento del reale, secondo le parole del grande Stéphane Mallarmé, poeta simbolista francese”, aggiunge Moscè.

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