Il fango del giardino

Il fango del giardino
risucchia le mie scarpe
e la destinazione della notte
attraverso occhi spalancati.
Mi fermo e dico
che non è vero niente,
che la morte non esiste,
che ci lega ad un’ossessione,
al sogno del suo stesso trucco.
Potrei chiamare ad un telefono,
sentire la voce di mio nonno
che non si è persa
nel fondo della strada.
Corre via la morte,
randagia più di me.

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