TANTE BELLEZZE E NESSUNA BELLEZZA

Che cos’è la bellezza? Si può definire? O non esiste il parametro che ne misuri un criterio oggettivo? La Pietà vaticana del Michelangelo è una scultura marmorea che lascia a bocca aperta. Una visione ad occhi chiusi, oltre la vista immediata, che non può non essere inquadrata in qualcosa di stupefacente. Eppure sarebbe inappropriato, o addirittura riduttivo, segnalare quel capolavoro come una cosa bella. Bella è la donna, ma con i canoni che potrebbero privilegiare le over size e le modelle molto magre. Quindi sfuggiamo del tutto ad un’immagine stereotipata, che anzi, nel tempo, si modifica continuamente. La bellezza è un panorama, un giardino, un gesto. La bellezza può essere citata nonostante le imperfezioni che si vedono ad occhio nudo, sia in una persona che in un oggetto. Allora, come captarla? “È bello qualcosa che, se fosse nostro, ci rallegrerebbe, ma che rimane tale anche se appartiene a qualcun altro”, ha scritto Umberto Eco in Storia della Bellezza (Bompiani 2004). L’idea che ci persuade di più è che la bellezza non appartenga alla materialità dell’uomo, ma alla sua spiritualità, alla sua anima. La bellezza come concetto superiore, deificato, fuori dalla portata comune. Insomma, la bellezza non si vede, ma si sente. La bellezza della preghiera, forse, ha più senso rispetto alla bellezza contingente, quasi fosse una promessa del futuro, oltre l’oggi, il possesso, il dire e il fare abitudinari, colloquiali. La bellezza non sarebbe convenzionale, né misurabile. L’attenzione che le si presta è la chiave della sua scoperta, dice l’amica Dacia Maraini. La bellezza sopra le cose è un principio, “lo splendore del vero”, per Plutone. Quindi siamo fuori da una percezione empirica. La bellezza non ha un fine, non ha un’universalità. Si avverte, dicevamo, ma non si spiega. Nell’epoca attuale, viene confusa con la futilità e perfino mercificata. La bellezza sui magazine, per esempio. Leggo che il trucco “occhi rosa” era stato accantonato perché considerato troppo infantile e ormai sorpassato. Il 2017 vede invece il suo ritorno da protagonista, riportato in auge dalle tantissime beauty star di Instagram, che ne hanno fatto una vera e propria tendenza. L’importante è l’originalità: via libera, quindi, a ciglia finte, esagerate, finish metallizzati e smokey eyes dal sapore rock. Volete fare vostro il trend? Sfogliate la gallery con le proposte preferite per lasciarvi ispirare al meglio. La bellezza, a volte, può precipitare in un uso e in un abuso della stessa parola. Nel linguaggio si definisce bello qualcosa che consideriamo semplicemente buono, ammoniva Eco. Tante bellezze, dunque, per un’assenza di bellezza…

Alessandro Moscè

 

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